Elika
(0)
articoli in carrello: (00)
Il tuo carrello è vuoto
Totale: 0 € 0 € 00 articoli nel tuo carrello

Stretching: il miglior metodo per rendere più flessibili i tuoi muscoli!

Stretching: il miglior metodo per rendere più flessibili i tuoi muscoli!

Il corpo reagisce a qualsiasi stress o stimolo ricevuto...

Il corpo reagisce a qualsiasi stress o stimolo ricevuto. Per questa ragione, chi solleva pesi regolarmente e con ritmi adeguati osserverà un potenziamento muscolare, chi corre con assiduità vedrà progressivamente migliorare la propria resistenza e chi pratica abitualmente immersioni in apnea riuscirà a restare sott’acqua senza prendere aria per intervalli di tempo sempre più lunghi. Allo stesso modo, chi allunga i propri muscoli regolarmente, riceverà in risposta dal proprio organismo una maggiore flessibilità. Ciò accade perché il corpo percepisce gli stimoli che riceve e, quando questi sono sufficientemente intensi da causargli uno stress, si rafforza per affrontare lo stimolo successivo con maggiori garanzie e una minore alterazione del suo equilibrio.

Durante il periodo di esecuzione degli allungamenti, il corpo è costretto a rispondere in maniera regolare alla tensione muscolare generata, mantenendo così una flessibilità ottima. Tuttavia, dopo qualche mese di riposo, alla ripresa dell’allenamento si noterà una riduzione importante della flessibilità.

Se è vero che al corpo serve uno stimolo regolare e sufficiente per migliorare e rafforzarsi, è anche vero che uno stimolo eccessivo può oltrepassare la sua capacità di recupero e causare affaticamento o lesioni. Si è detto che i muscoli hanno proprietà elastiche. In altre parole, è possibile deformarli allungandoli o contraendoli. Successivamente, essi riprendono la loro forma originale.

Ma cosa accade se li si allunga eccessivamente? È molto semplice: se si supera la capacità elastica del muscolo e si continua ad allungarlo, la deformazione diventerà plastica, ovvero il muscolo continuerà a deformarsi e non sarà più in grado di recuperare la sua forma iniziale.

È per questo che allungare il muscolo fino a sentire dolore risulta così pericoloso.
Per tutte le ragioni fin qui esposte, è opportuno essere consapevoli che le possibilità del corpo non sono illimitate. È importante conoscerlo e riconoscere le sensazioni che ciascuno prova durante l’esercizio. Sebbene possa sembrare una contraddizione, in qualsiasi attività fisica la cosa più importante è usare la testa.


Lo stretching correttamente eseguito porterà miglioramenti e benefici in diversi ambiti:

-Aumento della mobilità articolare. I muscoli possono accorciarsi per diversi motivi.
Ad esempio, se si rafforza un gruppo muscolare lavorando ripetutamente su di esso, ma non si eseguono movimenti ampi, è possibile che il muscolo si accorci e, poiché in seguito al potenziamento è diventato un muscolo molto forte, può risultare più laborioso allungarlo. Per questa ragione è necessario svolgere allungamenti regolari in modo da mantenere le articolazioni sane e funzionali.

-Rigenerazione del sangue. Dopo uno sforzo intenso, i muscoli tendono a essere congestionati, gonfi e tonificati. Ciò si deve all’accumulo di sangue nel muscolo coinvolto nello sforzo durante l’esercizio. Il problema nasce quando la velocità di espulsione del sangue è inferiore rispetto alla velocità con cui esso affluisce, con un conseguente accumulo nei muscoli. Eseguire allungamenti dopo lo sforzo aiuterà a drenare il sangue accumulatosi e farà in modo che affluisca ai tessuti sangue nuovo, che permetterà un recupero migliore e più rapido.

-Rilassamento delle zone sovraccariche. Spesso si avverte un sovraccarico della schiena, del collo e delle spalle, che può essere dovuto all’attività lavorativa, a prolungati tragitti
in macchina, al trasporto di pesi, a cattive posture, e così via. Questo si traduce in dolori e malessere. Di solito il sovraccarico nasce quando si sottopone una determinata zona del
corpo non allenata a una tensione continua e prolungata. In questo caso, l’allungamento servirà anche ad alleviare le zone sovraccariche, tese e con un tono eccessivo.

-Equilibrio tra gruppi muscolari antagonisti. La maggior parte dei problemi posturali sono direttamente collegati ad uno squilibrio muscolare. Se si possiedono dei pettorali sviluppati, ma i muscoli dorsali non sono altrettanto potenti, si tenderà a incurvarsi in avanti e a incavare il petto. In questo caso, l’opzione migliore è allungare il muscolo accorciato o maggiormente sviluppato rispetto al suo antagonista e potenziare quest’ultimo per recuperare l’equilibrio posturale.

-Preparazione alla pratica sportiva. È opportuno includere lo stretching in qualsiasi sessione di riscaldamento ben organizzata, in particolare prima di una gara o di un allenamento impegnativo. Durante il riscaldamento, specialmente nella parte finale, lo stretching favorirà la rigenerazione del sangue e, soprattutto, produrrà un leggero aumento della mobilità articolare grazie all’aumentata capacità di allungamento del muscolo. Di conseguenza, qualora si verifichi un gesto forzato, una brutta caduta, un’inversione di direzione repentina, un appoggio scorretto o uno sforzo estremo, il muscolo disporrà
di un certo margine di flessibilità prima di arrivare al punto di lesione.



Una volta chiariti gli scopi e i benefici dell’allenamento della flessibilità, è opportuno precisare che non esiste una modalità unica per eseguire gli allungamenti, ma esistono vari metodi principali e ciascuno di essi può presentare delle variazioni.

Per scoprire quali sono gli esercizi più adatti a te, il libro “I 100 migliori esercizi di stretching” fa al caso tuo! Scopri di più!