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IL RISCALDAMENTO MUSCOLARE

IL RISCALDAMENTO MUSCOLARE

Cos’è il riscaldamento muscolare: le ragioni scientifiche

 

In questo articolo tratto dal manuale Allenamento ad alta intensità di Broussal-Derval e Ganneau, ripassiamo i principi base di un buon riscaldamento.

Il riscaldamento è un’attività preparatoria e preventiva per il corpo che viene effettuata prima che abbia inizio l’allenamento vero e proprio. Per alcuni programmi, tuttavia, il riscaldamento è spesso sommario, routinario e non specifico. Dobbiamo sottolineare tre aspetti negativi che riguardano le tecniche di riscaldamento moderne.

Troppo spesso, qualche minuto di rowing o di salto della corda seguito dal sollevamento di una barra senza pesi funge da riscaldamento. Gli atleti, già concentrati sul loro allenamento, decidono spesso di concludere il riscaldamento più in fretta che possono per potersi finalmente mettere al lavoro.

Il riscaldamento potrebbe, così, essere incompleto (mancare di un tipo di lavoro o non coinvolgere una parte del corpo), routinario (sempre lo stesso) o persino inadeguato (alle circostanze, all’atleta o al tipo di allenamento che seguirà).

Sebbene i metodi di riscaldamento siano numerosi e talvolta nascano da simili presupposti, anche quando nella pratica sono totalmente opposti, un concetto è sempre importante: bisogna aumentare la temperatura interna del muscolo. Nel 1979, Bergh ed Ekblom osservarono che la forza e la potenza massime aumentano quando aumenta la temperatura muscolare.

L’aumento della forza è circa del 2% per 1°C, che fra gli atleti che partecipano a competizioni potrebbe essere un fattore determinante (soprattutto nel powerlifting e nella pesistica, in cui un 2% si può tradurre in una notevole quantità di peso in più!). Dato che la temperatura dei muscoli e dei tendini a riposo è circa di 37°C, l’obiettivo è farla aumentare attraverso il riscaldamento.

Alle giuste temperature le reazioni fisiologiche funzionano in modo ottimale e la velocità delle reazioni biomeccaniche è massima (Schmidt & Thews, 2013). Se i muscoli e i tendini sono più produttivi a una temperatura di 39°C, lo stesso vale per il sistema nervoso e le articolazioni.