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STRATEGIA FEEL IT

STRATEGIA FEEL IT

Vi presento la strategia Feel it (che implica l’a­scoltarsi e il percepire) in diverse sfumature, dagli esercizi semplici ai più complessi. Gio­cate con il vostro corpo, esploratene le poten­zialità in un modo diverso; la pratica vi aiuterà a percepire consapevolmente cosa sta succe­dendo. Solo allora ci sarà un apprendimento profondamente ancorato nel vostro cervello e solo in questo modo il vostro allenamento potrà offrirvi dei reali cambiamenti.

Inizio con questa strategia perché muover­si è ottimo, ma muoversi e percepire è eccellente. È arrivato il momento di iniziare ad ascoltare e percepire il vostro corpo, che ha un continuo bisogno di stimoli per la crescita e il mantenimento dell’intelligenza del movimen­to.

 

Vediamo nel dettaglio cosa si intende con propriocezione e percezioni. Vi propongo la definizione del neurofisiologo Charles Scott Sherrington (1857-1952), perché è quella che sento di più e che adotto nei miei corsi. Sher­rington ha usato per primo il termine “pro­priocezione” nel 1906.

 

Definizione di propriocezione

 

La parola deriva da “propius” (se stesso) e “(re) ceptus” (ricevere), ovvero “la capacità del no­stro corpo di ricevere se stesso”. Sherrington supera così il “senso kinestetico”, cioè kin(e­ma), movimento, e cistes(is), sensazione. La sensibilità propriocettiva è legata a input sensoriali che hanno origine nei tessuti fasciali, nei tendini, nelle articolazioni, nelle aponeu­rosi, nei legamenti, nei muscoli, ecc.

 

Sensazioni e percezioni

 

Le sensazioni sono impulsi elettrochimici pro­venienti dalla rilevazione sensoriale; la perce­zione è il risultato dell’elaborazione finalizzata di tali impulsi.

 

Apprendimento percettivo

Si definisce “apprendimento percettivo” il conseguimento di nuovi modelli comporta­mentali, lo stabilirsi di nuove configurazioni di risposta adatte alle richieste ambientali (ester­ne e interne) e individuali.

Detto semplicemente: più nutriamo il nostro cervello, migliore sarà la sua capacità di pro­cessare gli input (stimoli afferenti) e dare ri­sposte in termini di output (stimoli efferenti)

 

 

L’acquisizione della strategia Feel it vi aiuterà a percepire consapevolmente cosa sta succe­dendo nel vostro corpo. Come risultato, l’ap­prendimento sarà ancorato nel vostro cervello e potrà così innescare cambiamenti, offrendo­vi i seguenti benefici.

  • Consapevolezza del movimento.
  • Sicurezza nel movimento.
  • Migliore funzionalità dei movimenti di tutti i giorni.
  • Maggiori prestazioni sportive.
  • Maggiore flessibilità muscolare.
  • Stimolazione del sistema nervoso (comu­nicando con il cervello, si “nutre la mente” creando nuovi file).

In poche parole, la percezione è una compo­nente fondamentale per un benessere psi­co-fisico completo e per la prestazione sporti­va; servono stimoli costanti. Purtroppo, molto spesso, questa componente viene trascurata o accantonata, perché non è semplice ascol­tarsi.

Utilizzare i punti di contatto facilita la percezione delle linee mio-fa­sciali.

La distribuzione consapevole ci consente di:

  • Dirigere la distribuzione di carico, tensioni, forza e informazioni sulle linee mio-fasciali richieste.
  • Avere la percezione di connessione o dis-connessione delle linee mio-fasciali e, di conseguenza, influenzarle consapevol­mente.

ESERCIZI ON/OFF

Con gli esercizi ON/OFF rieduchiamo i musco­li a potersi attivare, ma nello stesso momento disattivare.

Per vari motivi (posturali, emotivi e altri), mol­te volte, un muscolo non si rilassa perché è troppo “stressato”, o è stato contratto per tan­to tempo ed è rimasto in attivazione nervosa simpatica troppo a lungo. Per poterlo rilassare e portarlo verso la sfera del sistema nervo­so parasimpatico, dobbiamo prima attivarlo nuovamente.

Per tono muscolare si intende l'attività musco­lare riflessa e costante che mantiene l'assetto posturale del corpo opponendosi alla forza di gravità. Esso viene anche definito come la ten­sione minima esistente in un fuso muscolare necessaria per il compimento di un’azione.

Gli esercizi di riattivazione neuro-muscolare stimolano la “conversazione” consapevole e inconsapevole tra il sistema nervoso centrale, da una parte, e i muscoli e la fascia, dall’altra.

Obiettivo

Questi esercizi mirano ad attivare, riattivare e re-impostare i meccanismi neuro-muscolari che controllano vari componenti della struttu­ra del nostro corpo, soprattutto quando siamo in posizione eretta, fermi o in movimento.

Esempio

Lavoriamo l’ileopsoas.

Assumiamo una posizione di accorciamento (coscia flessa a 90°) e contraiamo isometrica­mente il muscolo per 3 secondi circa. Rilassia­mo poi il muscolo allungando la gamba. Ripe­tiamo per 3 volte la sequenza.

A questo punto, lavoriamo lo stesso musco­lo in una posizione di allungamento (coscia estesa) contraendolo isometricamente per 3 secondi. Ripetiamo 3 volte la sequenza.

In questo modo andiamo a lavorare sugli in­put del cervello per migliorarne gli output (ca­pacità di risposta).

Importante, a questo proposito, il contributo di Henry Laborit (1979), la cui teoria sul mec­canismo di inibizione dell’azione asserisce che tutto ciò che non può essere espresso nell’es­sere umano può trasformarsi in un blocco per­vasivo e cronico, con effetti negativi sulla pa­dronanza di sé e sulla salute psicofisica. Peter Levine scrive qualcosa in relazione a questo blocco quando descrive il ghepardo che rag­giunge un impala. La preda cade a terra al momento del contatto, in una morte apparen­te, ma ciò che si verifica nel corpo dell’impala è simile a quello che succede a un’auto quando si preme nello stesso momento l’acceleratore e il freno. L’antagonismo tra la corsa interna del sistema nervoso (motore) e l’immobilità esterna del corpo (freno) produce all’interno del corpo una forte agitazione, simile a una tempesta. L’animale, successivamente, se si salva la vita, scarica tutta l’energia mobilitata con dei movimenti accelerati e frenetici e re­gola nuovamente il suo sistema nervoso; l’uo­mo, invece, omette spesso questo passaggio e il suo corpo rimane contenitore di un trauma.

Percepire, cambiare e integrare: questo è un filo conduttore da tenere presente quando vi allenate. Sono necessari piccoli movimenti e cambiamenti delicati di posizione o direzione.

ESERCIZI PER LA STRATEGIA FEEL IT

Nei seguenti paragrafi troverete esercizi per la strategia Feel it suddivisi nel modo seguente.

  • Esercizi al muro (con esplorazione delle li­nee e attivazione delle stesse).
  • Esercizi a corpo libero.
  • Esercizi con foam roller/black roll e palline.