- Silver-Fagan Alex
- AA.VV.
- Agostino Samuel
- Albini Ester
- Allegri Sara
- Altman Peggy
- Andrea Neyroz
- Antonucci Lauren A.
- Austin Dan
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- Barbieri Davide
- Bargossi Alberto Mario
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Alimentazione: dolcificanti artificiali vs dolcificanti naturali
Come riconoscerli e quali evitare
Tutti i dolcificanti artificiali sono additivi usati per addolcire alimenti. Alcuni tipi si trovano in natura, altri vengono prodotti in laboratorio. Scopriamo in questo articolo tratto da Alimentazione e Cervello:
- I sei peggiori dolcificanti artificiali;
- I tanti nomi dello zucchero;
- Dolcificanti naturali.
I sei peggiori dolcificanti artificiali
Tutti i dolcificanti artificiali sono additivi. Vengono prodotti con lo scopo principale di dare una sensazione di dolcezza al palato, senza le calorie che sarebbero introdotte con gli zuccheri raffinati. Il sapore dolce innesca nel cervello l’attesa di qualcosa di soddisfacente, e, quando non arriva nulla, siamo spinti a mangiare di più.
Nello specifico, aumenta la propensione a mangiare cibi dolci. Va anche detto che non esiste nessuna ricerca imparziale a lungo termine che dimostri la sicurezza del consumo di dolcificanti da parte degli esseri umani: potrebbero anche essere delle potenti neurotossine.
L’aspartame può presentare particolari rischi, perché quando viene ingerito diventa un’eccitotossina, la cui attività col tempo porta alla morte neuronale. I seguenti dolcificanti artificiali dovrebbero essere evitati da chi ha a cuore la salute e la funzione cerebrale ottimale:
- Acesulfame-K (E950) che è 200 volte più dolce dello zucchero;
- Aspartame (E951) che è 200 volte più dolce dello zucchero;
- Acido ciclamico (E952) che è dalle 30 alle 50 volte più dolce dello zucchero;
- Neotame (E961) che è dalle 7.000 alle 13.000 volte più dolce dello zucchero;
- Saccarina (E954) che è dalle 200 alle 700 volte più dolce dello zucchero;
- Sucralosio (E955) che è 600 volte più dolce dello zucchero.
Inoltre, la ricerca ha scoperto che alcuni dolcificanti artificiali abbassano i livelli di serotonina nel cervello dei ratti. I ricercatori pensano che questo possa accadere anche all’interno del cervello umano. Ricordiamo che la serotonina è il neurotrasmettitore che non solo ci dà una sensazione di sicurezza, ma che si trasforma poi in melatonina per aiutarci a dormire e a regolare l’appetito.
I tanti nomi dello zucchero
Sarebbe semplice evitare lo zucchero aggiunto ai cibi se non fosse chiamato con così tanti nomi. Ecco alcuni dei termini utilizzati nei prodotti alimentari per descrivere lo “zucchero”:
zucchero grezzo, melassa, zucchero di canna, dolcificanti a base di mais, HFCS (sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio), miele, sciroppo di cereali maltati, sciroppo d’acero, sciroppo d’agave, zucchero da datteri, zucchero di palma da cocco, caramello, sciroppo di carruba, destrano, destrosio, diastasi, malto diastatico, etilmaltolo, maltitolo, glucosio, golden syrup, sciroppo di zucchero invertito, lattosio, maltodestrina, mannitolo, sorbitolo, sciroppo di sorgo e saccarosio.
Le forme di zucchero più lavorate sono quelle che andrebbero evitate, mentre il consumo di forme naturali di zucchero è accettabile con moderazione.
Dolcificanti naturali
Utilizzare dolcificanti naturali significa evitare quelle trappole per la salute del cervello che sono gli zuccheri lavorati. I migliori dolcificanti naturali hanno quattro cose in comune:
- Contengono vitamine e minerali, che sono necessari per il loro metabolismo;
- Sono prodotti utilizzando tecniche semplici, che non impiegano prodotti chimici;
- Sono prodotti a partire da una materia prima naturale, che dovrebbe essere un prodotto biologico;
- Contengono maltosio e carboidrati complessi che vengono digeriti più lentamente nel corpo rispetto agli zuccheri semplici saccarosio, glucosio e fruttosio.
Se devi mangiare cibi dolci, scegli prodotti con i seguenti dolcificanti naturali:
- Sciroppi di cereali maltati;
- Zucchero da datteri;
- Zucchero da palma da cocco;
- Sciroppo d’acero puro.