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La propriocezione nell'allenamento

La propriocezione nell'allenamento

Lavoro propriocettivo con revoring

Allenandosi in sospensione con una resistenza elastica, nel nostro caso con Revoring, ci si trova a lavorare in una posizione molto instabile. Di conseguenza, per svolgere al meglio un esercizio o un movimento vi è bisogno di una maggiore azione stabilizzatrice del corpo ed è quindi richiesta una maggiore attivazione propriocettiva. Cosa significa? Vediamolo insieme. con questo articolo tratto dal libro Revoring:

  • Cos’è la propriocezione?
  • Sistema percettivo, elaborativo ed effettore
  • Revoring attiva il sistema propriocettivo

Cos’è la propriocezione?

La propriocezione è la capacità di percepire e di riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio anche senza il supporto della vista. Essa assume un’importanza fondamentale nel meccanismo di controllo del movimento e della stabilizzazione. Questo processo avviene attraverso l’intervento di alcuni meccanismi sofisticati che intervengono per dare stabilità a un corpo.

Sistema percettivo, elaborativo ed effettore

Adesso cercheremo di riassumervi con parole semplici come avviene un atto percettivo. Il movimento deve essere considerato come l’espressione dell’interazione di tre sistemi funzionali. 

Il sistema percettivo (vie sensitive afferenti), dove si verifica la ricezione degli stimoli e delle sensazioni, dette, è deputato a inviare messaggi raccolti dagli organi sensitivi (mani, piedi, apparato vestibolare, apparato visivo, ecc.) al sistema elaborativo. I segnali ricevuti dal sistema percettivo sono sottoposti a programmazione tramite il sistema nervoso centrale che, una volta elaborati i dati sufficienti per far scaturire un movimento, invia ai muscoli, attraverso il sistema effettore (vie motrici efferenti), la risposta esecutiva per realizzare il movimento. Ecco spiegato come avviene un movimento.  

Revoring attiva il sistema propriocettivo

Nell'uso di Revoring, a differenza di qualsiasi allenamento in sospensione che si avvalga di nastri, cinghie o corde, a causa delle oscillazioni longitudinali, oltre che di quelle trasversali provocate da una tensione elastica, il controllo del movimento dinamico (ma anche statico) richiede un grandissimo intervento del sistema propriocettivo. Tale intervento è necessario sia nella fase iniziale dell’esercizio, quando si è in posizione statica, sia durante il movimento, quando vi è un continuo invio di informazioni dal sistema percettivo al sistema elaborativo e di conseguenza al sistema effettore per mantenere il corpo ben stabile. 

Questo enorme coinvolgimento della propriocezione contribuisce a migliorare il controllo corporeo e di conseguenza richiede un’attivazione maggiore dei muscoli stabilizzatori, con un conseguente miglioramento del tono muscolare nonché un aumento del dispendio energetico.