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CONOSCERE LE ZONE GAG

CONOSCERE LE ZONE GAG

Gambe, addominali e glutei sono zone speciali?

 

L’essere umano tende ad accumulare riserve di grasso per poter sopravvivere in situazioni di carestia.

Tuttavia, nella società industrializzata il pericolo più grande non è la denutrizione, ma il sovrappeso.

Gli uomini hanno la tendenza ad accumulare grasso nell’addome, mentre per le donne le aree interessate

sono glutei e gambe.

2.1 Localizzazione

Le gambe, le nostre membra inferiori, vanno dal ginocchio al piede, sebbene nella lingua di tutti i giorni (e in questo libro, dove non altrimenti specificato) comprendiamo con questo termine anche i glutei e le cosce. I glutei sono i muscoli situati nella zona postero-superiore delle gambe e sono uniti alle anche. L’addome è costituito da una serie di muscoli che attraversano la zona ventrale del corpo, tra le costole e le anche; insieme alla zona lombare, costituisce il corsetto naturale del corpo.

2.2 Strutture ossee

Nelle gambe si trovano le due ossa più lunghe e i muscoli e i tendini più potenti del corpo. In linea generale possiamo elencare le seguenti strutture.

 

Le ossa dei fianchi sono grandi e piatte, quelle della coscia e della gamba sono lunghe e quelle del piede corte. Le ossa della colonna sono in parte cilindriche, sebbene possiedano faccette e apofisi.

L’articolazione dell’anca è stata talvolta paragonata a quella della spalla, ma di certo la prima è dotata di meno mobilità e più stabilità, tanto che è una delle articolazioni con meno lussazioni, al contrario della spalla. In realtà, l’anca si trova nella sua posizione perfetta quando la persona è disposta in quadrupedia, come per molti altri mammiferi terrestri; l’evoluzione dell’uomo verso il bipedismo ha fatto sì che in posizione eretta l’incastro sia solo parziale.

Il femore, situato nella coscia, è un osso lungo e forte che supporta quasi tutto il peso del corpo.

La parte più delicata è la sua testa (che si articola con l’anca). In questa zona l’osso adotta la forma di una mezza sfera unita al resto mediante il collo femorale.

Nella gamba propriamente detta troviamo due articolazioni di relativa fragilità, che in alcuni sport vengono sforzate oltre il loro limite, andando incontro a frequenti lesioni. La tonificazione muscolare contribuisce in parte a mantenere ogni cosa al suo posto, ma nessun esercizio può impedire che il ginocchio e la caviglia subiscano un infortunio quando escono dal loro schema di movimento. Nel caso del ginocchio, il menisco e i legamenti laterali e interni sono gli elementi più esposti alle lesioni. Nella caviglia, i più a rischio sono i legamenti laterali. Il problema principale è che i calzaturifici si sforzano di produrre scarpe che facciano aderire bene il piede al suolo; se si tenta di ruotare il ginocchio esteso tenendo il piede fisso, è molto probabile che si lesionino il menisco e/o i legamenti.

Nel piede esiste una moltitudine di piccole articolazioni, di cui la più importante è quella tibio-tarsale.

I movimenti e la disposizione delle strutture ossee sono simili a quelli delle mani, sebbene siano dotati di un grado di mobilità decisamente inferiore.

La colonna vertebrale è un complesso di ossa articolate tra loro, impilate in verticale e separate da dischi intervertebrali. Ancorate a essa si trovano le costole, da cui partono i muscoli addominali che attraversano il ventre fino alle anche.

 

 

 

Le gambe degli esseri umani sono programmate per effettuare spostamenti in ogni direzione, soprattutto mediante la marcia. Tuttavia, la nostra società le ha con il tempo limitate ai seguenti tre stati.

— Seduto

— In piedi

— In cammino (stato sempre meno frequente)

Come è noto, a differenza delle macchine artificiali che si deteriorano con l’uso, il corpo si ripara e si rigenera con l’esercizio fisico. Non sorprende, visti i tre tipi di attività che svolgono, che le gambe siano continuamente sottoposte a una grande quantità di disturbi: dolore al ginocchio, cellulite, caviglie gonfie, problemi alle dita dei piedi, retroversione e dolori della colonna lombare (per mancanza di flessibilità degli ischiotibiali), ecc. Sono ancora molte le persone che incolpano la sfortuna di aver causato loro questo o quell’altro problema, senza chiedersi se hanno fatto tutto il possibile per evitarlo.

 

Se volete approfondire su gambe, addominali e glutei, consultate Enciclopedia degli esercizi per gambe, addominali e glutei di Óscar Morán Esquerdo.

Enciclopedia degli esercizi di muscolazione